Tommaso Campini nasce nel 1990 e attualmente risiede a Novara. Dopo essersi laureato all’ACME di Novara si iscrive al corso di specializzazione in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. La sua ricerca artistica è orientata verso il concetto di “Buona forma”. In quest’ottica la sindrome di Down, punto di partenza della sua indagine, offre uno spunto formale non indifferente. Attraverso i connotati anatomici dovuti alla suddetta sindrome l’artista traccia un peculiare canone di riferimento, un profilo psichico che abbraccia la forma in quello che potrebbe essere definito un circolo virtuoso.
Nella sua opera la rappresentazione delle emozioni passa così per un primo figurativismo semplice e descrittivo ad uno filtrato dalla coscienza, un collage strutturato dove vengono ritratti prevalentemente giovani amici, contenitori e contenuto di un realtà apparentemente intangibile ma eccezionalmente concreta dal punto di vista psicologico formale.
Una realtà di forma la sua, in grado di definire una dimensione pertinente per quanto questa si presenti in uno stato disgregato.
I solidi piani costituenti lo spazio visivo sottraggono e restituiscono empatia, dialogano con il segno, con la figura, generando un anatomia eclettica, capace di ridefinire l’approccio simbolico dell’immagine in questione.